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Concorso docenti di sostegno: il bando non arriva, ma è boom di precari e non specializzati. I politici pressano il Miur.

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Concorso docenti di sostegno: il bando non arriva, ma è boom di precari e non specializzati.

Nonostante l’ultimo decreto abbia autorizzato dal mese di Maggio la ripartenza dei concorsi pubblici, non c’è ancora alcuna data riguardo le prove dei concorsi scuola (suppletive del concorso straordinario, concorso ordinario e preselettive del VI ciclo del TFA Sostegno).

Una delle emergenze del nostro Paese è proprio la precarietà degli insegnanti, che a causa del rallentamento dei concorsi rischia di non risolversi nemmeno quest’anno. A Settembre si prevede una nuova ondata di cattedre vuote, a cominciare da quelle di sostegno, i cui numeri sono davvero altissimi per quanto riguarda non specializzati e precari.

Dai dati dell’Istat risulta infatti che circa il 40% degli insegnanti di sostegno attualmente operanti nelle scuole non possiede il titolo di specializzazione.
Da Bianchi emerge invece la percentuale dei precari: dei 213 mila contratti annuali sottoscritti nell’anno in corso, il ministro ha specificato che ben 104 mila sono docenti di sostegno: considerando che oltre 20 mila risultano in organico di diritto, significa che sono diventate più di 80 mila le cattedre in deroga.

Alla luce di questa situazione occorre accelerare sul concorso docenti di sostegno e in questi giorni diversi politici, anche della Maggioranza di Governo, stanno facendo pressing sul Miur perché esso venga espletato il prima possibile.

In particolare Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu, ha espresso ieri con un question time in Aula alla Camera, l’esigenza di avviare al più presto il VI ciclo di Tfa sostegno: “Chiederò alla ministra dell’Università, Cristina Messa, come si vuole sanare questa situazione quantomeno grottesca perché abbiamo migliaia di insegnanti di sostegno specializzati, ma che sono costretti a vivere in una condizione di precariato, nonostante la carenza di organico. È un tema delicato su cui intervenire, perché riguarda ragazzi fragili che hanno bisogno di docenti formati”.

Luisa Angrisani, di Misto-L’Alternativa c’è afferma di aver presentato un ordine del giorno al decreto Sostegno per sollecitare il ministero dell’Istruzione a bandire al più presto il concorso per assumere docenti specializzati sul sostegno: “Ad oggi – afferma la Angrisani – non si ha ancora alcuna notizia dal ministero sullo svolgimento della procedura selettiva, nonostante l’avvicinarsi dell’avvio del prossimo anno scolastico, con il conseguente rischio che siano assegnate numerose cattedre di sostegno ad insegnanti non specializzati. Il reclutamento di personale specializzato, tramite procedura concorsuale, è un’esigenza indifferibile. Bisogna attivarsi al più presto: non possiamo più permettere che siano affidati interventi inclusivi e personalizzati a docenti privi di un’adeguata preparazione”.

Mario Pittoni della Lega, forse dubbioso sul fatto che il concorso si possa fare in tempo, propone un’alternativa: cioè quella di assumere con “clausola rescissoria” che scatterebbe qualora i precari assunti in ruolo non conseguano il titolo di specializzazione e l’abilitazione nei corsi che saranno predisposti durante il periodo di prova: “Gli specializzati e coloro che hanno insegnato su posto di sostegno per almeno tre anni verranno assunti con contratto a tempo indeterminato nel piano assunzionale straordinario legato all’emergenza pandemica”.

Una eventualità, quest’ultima, che non sarebbe però bene accetta da tutti, come ad esempio la senatrice Bianca Laura Granato: “I cosiddetti ‘beneficiari’ sarebbero quei docenti che non hanno superato il concorso straordinario, per giunta semplificato, con cui si sarebbero dovuti assumere 32.000 docenti non abilitati. Qualora andasse in porto il piano di stabilizzazione di massa dei docenti con il requisito di 3 annualità di servizio – continua la senatrice – a cui si stanno adeguando tutte le forze politiche confluite nel Governo Draghi, tranne parte del M5s e Italia Viva, anche sul sostegno rischiano di essere assunti senza una selezione adeguata docenti non specializzati”.

 

 

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Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/

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