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Il ministro Bianchi si impegna: ecco le possibili novità per la scuola dalla LdB

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da scuolainforma – Legge di Bilancio, il ministro Bianchi promette il suo impegno e quello del Ministero dell’Istruzione: possibili novità in arrivo.

Scuola e Legge di Bilancio 2022, come è noto Flc-Cgil, Uil, Snals e Gilda hanno proclamato lo stato di agitazione, interrompendo le relazioni con il Ministero dell’Istruzione per la ‘marginalizzazione’ della scuola nella nuova Manovra finanziaria. Tuttavia, ieri si è svolto un incontro tra il ministro Patrizio Bianchi e i sindacati per discutere della questione: presenti all’incontro Cisl ScuolaAniefANP e Dirigenti Scuola ma anche Flc Cgil e Uil Scuola. Il sindacato guidato da Francesco Sinopoli ha solamente ribadito le motivazioni della protesta sindacale, mentre Uil si è limitato ad ascoltare senza intervenire.

Legge di Bilancio, Bianchi promette il suo impegno e quello del Ministero dell’Istruzione

Il ministro Bianchi ha promesso tutto il proprio impegno e quello del Ministero dell’Istruzione per far sì che la scuola possa avere maggior voce in capitolo nella Manovra finanziaria 2022. ”Siamo tutti al lavoro, anche in vista del passaggio in Parlamento della manovra di bilancio’, ha dichiarato il numero uno di Viale Trastevere.

Cisl ha presentato le proprie richieste al ministro

La segretaria nazionale di Cisl ScuolaMaddalena Gissi, riferendosi agli impegni assunti la scorsa primavera con la sottoscrizione del Patto per la Scuola, ha esposto le problematiche sulle quali si ritiene necessario un intervento urgente tramite proposte emendative da sostenere in sede di esame del provvedimento di legge. In particolare:

  • la proroga di tutti i contratti covid già in essere, ivi compresi quelli per il personale ATA, tenendo conto dell’andamento epidemiologico;
  • l’eliminazione di riferimenti generici e discutibili (cfr. “dedizione all’insegnamento”) per quanto riguarda la finalizzazione delle risorse del fondo per la valorizzazione dei docenti, che devono rimanere quelle individuate dall’originario art.1, comma 592, affidandone la gestione alla contrattazione;
  • la destinazione di ulteriori risorse per risolvere l’annosa questione FUN ed eliminazione dei vincoli che impediscono ai Dirigenti scolastici vincitori di concorso un rientro nelle Regioni di residenza.
  • la riformulazione delle norme sulla gestione degli organici con riferimento ai docenti di educazione motoria nella primaria e alla riduzione del numero di alunni per classe. Tali interventi non possono essere fatti a costo zero, e rischiano inoltre di determinare appesantimenti e ritardi nelle procedure di definizione degli organici delle scuole, compromettendo anche l’effetto dei tempi anticipati imposti dal ministero per le domande di pensionamento;
  • l’eliminazione del vincolo triennale per le assegnazioni provvisorie
  • consentire lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi STEM ai docenti idonei alle procedure concorsuali.

Cisl scuola, in una nota informativa, ha sottolineato come il ministro Bianchi abbia riferito di avere sottoposto ai gruppi politici di maggioranza, riscontrando piena convergenza, alcune proposte da tradurre in precisi emendamenti per quanto riguarda:

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Altre questioni urgenti da risolvere

La segretaria di Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha sottolineato, inoltre, come vi siano altri punti non strettamente riconducibili alla Legge di Bilancio che, in ogni caso, meritano la massima attenzione come la necessità di attivare celermente le procedure concorsuali straordinarie di cui al DL 73/2021 e di predisporre lo svolgimento delle procedure abilitanti per le quali gli aspiranti avevano già presentato domanda nel 2020.

C’è poi la questione della mobilità, con l’obiettivo di andare oltre il vincolo triennale di permanenza sulla sede. È stato chiesto, a tal proposito, al ministro di farsi sostenitore della questione nei confronti di Funzione Pubblica, nella convinzione che una volta sciolto questo nodo il negoziato potrebbe giungere rapidamente a una positiva conclusione.

Infine, Cisl Scuola ha chiesto di dare continuità ai tavoli di confronto – in primis su quello relativo al reclutamento: non è più possibile rinviare l’emanazione dell’atto di indirizzo per avviare le procedure negoziali del rinnovo contrattuale, anche al fine di garantire contrattualmente l’alleggerimento dei carichi di lavoro estranei alla didattica per il personale docente oltre che la semplificazione delle pratiche burocratiche a carico degli uffici amministrativi.

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