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REGIONE PUGLIA. Borse di studio ADISU Puglia per l’a.a. 2022/2023: approvati i criteri del bando, garantita anche quest’anno la copertura del 100% degli aventi diritto. Importi maggiori grazie ai fondi del PNRR.

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BARI.  La Regione Puglia ha comunicato oggi, giovedì 28 luglio, che sono stati approvati dalla Giunta regionale della Puglia, su indicazione dell’assessore all’Istruzione, i criteri per l’erogazione da parte di ADISU Puglia delle Borse di Studio “Benefici e Servizi” a.a. 2022/23. Si tratta di una misura importante con cui la Regione Puglia garantisce ogni anno agli studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito di ricevere borse di studio -nella tradizionale ripartizione in quota in denaro, servizio residenziale e ristorazione – con contributi per studenti italiani, in mobilità internazionale e portatori di disabilità.
Con un investimento di oltre 78.000.000  euro si garantirà a tantissimi ragazzi e ragazze pugliesi, come sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, di proseguire il proprio percorso di studi in un’Università, Accademia di Belle Arti o Conservatorio musicale presenti sul territorio regionale. L’assessore assicura che anche per il prossimo anno accademico è garantita la copertura del 100% degli aventi diritto: tutti gli studenti con i requisiti previsti nel bando riceveranno la borsa di studio ADISU. Sono pochissime le regioni in Italia che hanno questa copertura. Ma non solo. Grazie alle risorse disponibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, precisa l’assessore, in attuazione di una circolare del Ministero dell’Università e Ricerca, aumenteremo gli importi minimi delle borse di studio per tutto il periodo di riferimento del PNRR (2021-2026). Una notizia che farà respirare tanti studenti e famiglie che nelle scorse settimane avevano manifestato qualche preoccupazione sul futuro delle borse di studio ADISU. La Regione Puglia e il suo welfare studentesco continuano il loro percorso in materia di diritto allo studio, non lasciando indietro nessuno, specie se in condizioni di fragilità.
Sarà siglato nei prossimi giorni l’accordo triennale tra Regione Puglia – Sezione Istruzione e Università e Adisu Puglia per consentire lo svolgimento delle attività previste nel bando da parte dell’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio. Per la realizzazione dell’intervento “Benefici e Servizi – Anno Accademico 2022/2023” l’ammontare dei benefici e dei servizi erogati, per singola sede territoriale ADISU, a partire dai dati storici relativi all’ Anno Accademico 2021/2022, è di euro 78.300.000. Anche quest’anno l’amministrazione regionale ha disposto la copertura del 100% delle borse di studio per gli studenti che hanno diritto a un sostegno economico.
I destinatari dell’intervento sono gli studenti italiani e stranieri in possesso dei requisiti economici e di merito iscritti presso gli Atenei universitari, i Conservatori musicali o le Accademie di Belle Arti della Puglia per l’Anno Accademico 2022/2023:

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• ad un corso di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico;
• ad un dottorato di ricerca (attivato ai sensi della L. n. 210/1998) purché non beneficiari della borsa di studio erogata dall’Università, a valere su finanziamenti ministeriali o su fondi di istituzioni pubbliche e private;
• ad una Scuola di specializzazione, ad eccezione di quelle dell’area medica di cui al D.lgs. n. 368/1999;
• ai corsi di laurea e laurea specialistica attivati ai sensi della L. n. 508/99.

Inoltre, in attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero dell’Università e Ricerca ha disposto, con una circolare dell’11 maggio 2022, un incremento delle borse di studio per il periodo di riferimento del PNRR (2021-2026) e, dunque, dall’anno accademico 2022/2023 sino all’anno accademico 2025/2026. Un incremento che sarà in misura ancora maggiore per gli studenti fuori sede, anche al fine di tenere conto della loro condizione particolarmente disagiata. Questo consentirà dunque all’amministrazione regionale di erogare agli studenti e studentesse pugliesi contributi maggiori per il diritto allo studio.

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