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Emergenza in Sicilia: elementari e medie in presenza da lunedì, superiori dall’1 Febbraio. Potenziata la piattaforma on line.

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Cresce l’emergenza in Sicilia, che con i suoi quasi 2mila positivi al covid-19 è la seconda regione in Italia per numero di contagiati (dopo la Lombardia) e il cui tasso di positività è il doppio di quello nazionale. Nella distribuzione tra le province al primo posto c’è Catania con 557 casi, seguita da Palermo (445) e Messina (380).

Intanto nel nostro Paese si è aperta ieri la crisi di Governo ed è attesa per il nuovo Dpcm; nella giornata di domani è attesa la nuova classificazione a fasce delle regioni e stando alle indiscrezioni, quasi tutta l’Italia dovrebbe essere arancione da domenica, mentre la Sicilia da lunedì si dovrebbe purtroppo colorare di rosso.

Il Presidente Nello Musumeci, intervistato a Tgcom24, non nasconde la sua preoccupazione per la crescita dell’emergenza in Sicilia: “Abbiamo già istituito dieci zone rosse in Sicilia ma non escludiamo di poterne dichiarare altre, d’accordo con i sindaci e con i dipartimenti prevenzione”.

Tra le tante preoccupazioni c’è quella legata al mondo della scuola. Sono preoccupati i genitori di chi frequenta gli asili nidi o le scuole dell’infanzia, strutture che potrebbero anche rischiare uno stop. Da lunedì, secondo quanto disposto dalla Regione, le scuole elementari e medie dovrebbero tornare in presenza, salvo provvedimenti dei singoli sindaci che in base all’andamento epidemiologico potranno decidere se continuare a tenerle chiuse. Dovranno invece attendere giorno 1 Febbraio per rientrare in aula gli studenti delle secondarie di secondo grado.
In vista del ritorno in classe, ci sarà uno screening gratuito e volontario per tutta la popolazione scolastica e le loro famiglie, compresi i docenti e i lavoratori della scuola, che partirà da oggi, giovedì 14 Gennaio. Lo ha comunicato la Regione agli Asp e ai Comuni.

A proposito di scuola, l’assessore regionale all’istruzione, Roberto Lagalla, nonostante l’emergenza in Sicilia sia in crescita, auspica un rientro in classe nel più breve tempo possibile e ammonisce sui comportamenti sociali incongrui: “Dando un’occhiata alle immagini di assembramenti avvenuti negli scorsi giorni e osservando i dati della curva epidemiologica siciliana si denota un’irresponsabilità vera da parte di molte persone, che hanno messo in discussione gli sforzi fatti finora. I dati vanno monitorati costantemente. Se la prossima settimana i contagi torneranno a scendere, speriamo di poter far tornare a scuola i bambini delle elementari e delle medie, quelli che di più soffrono la lontananza dalle aule”.

Nel frattempo è stato ripristinato e aggiornato dalla Regione Siciliana il portale di didattica online “Continua la scuola”, già attivato nel marzo scorso per iniziativa del governo Musumeci durante il periodo del lockdown.
Una piattaforma telematica, frutto di un accordo tra la Regione e un’azienda siciliana leader del settore informatico per cui sono stati stanziati poco più di 70 mila euro e che sarà attiva fino alla chiusura dell’anno scolastico. Il portale consentirà di attivare le “aule digitali”, offrendo al docente e agli alunni la possibilità di interagire condividendo lavagna, schermi e supporti di vario tipo.

“La piattaforma è stata potenziata rispetto al primo lockdown – aggiunge Lagalla – per agevolare sempre di più il sistema scolastico e gli enti di formazione. Oggi la piattaforma è più stabile e sicura e consente l’accesso ad un numero illimitato di alunni per aula. Ancora una volta il governo Musumeci, attraverso questa iniziativa, si è posto l’obiettivo di sostenere e assistere il cambiamento del paradigma educativo, anche grazie a un’operosa collaborazione tra pubblico e privato”.

 

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Fonte: https://www.blogsicilia.it/

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